Il museo

Il museo

Il museo di Pellestrina | Associazione Abitanti in Isola e Comune di Venezia

la storia

Il Piccolo Museo della Laguna sud nasce con l’intento ambizioso di valorizzare una struttura che minacciava di essere lasciata al degrado e di creare una vera e propria roccaforte culturale.

È un progetto in divenire: l’Associazione Abitanti in Isola lo ha proposto, allestito e lo gestisce, con il sostegno del Comune di Venezia e della Municipalità di Lido e Pellestrina.

la storia

Il Piccolo Museo della Laguna sud nasce con l’intento ambizioso di valorizzare una struttura che minacciava di essere lasciata al degrado e di creare una vera e propria roccaforte culturale.

È un progetto in divenire: l’Associazione Abitanti in Isola lo ha proposto, allestito e lo gestisce, con il sostegno del Comune di Venezia e della Municipalità di Lido e Pellestrina.

le sale

Il percorso espositivo si compone di tre sale indipendenti, che raccontano la storia delle difese a mare dell’isola, l’alluvione del 4 Novembre 1966, la pesca di mare e di laguna.

L’ideazione e l’allestimento sono dell’architetto Renato Vidal, e molti materiali – fra cui i plastici – sono il frutto del ventennale impegno culturale dell’associazione El Fughero. Le opere in cartongesso della Sala Nera e della Sala Bianca sono opera dell’artigiano Florian Egger, della Sala Azzurra del volontario Paolo Ballarin.

Altri materiali attendono di prendere voce: quelli che raccontano degli orti, degli squeri dell’isola, della sua lingua e delle sue tradizioni.

le sale

Il percorso espositivo si compone di tre sale indipendenti, che raccontano la storia delle difese a mare dell’isola, l’alluvione del 4 Novembre 1966, la pesca di mare e di laguna

L’ideazione e l’allestimento sono dell’architetto Renato Vidal, e molti materiali, fra cui i plastici, sono il frutto del ventennale impegno culturale dell’associazione El Fughero. Le opere in cartongesso della Sala Nera e della Sala Bianca sono opera dell’artigiano Florian Egger, della Sala Azzurra del volontario Paolo Ballarin.

Altri materiali attendono di prendere voce: quelli che raccontano degli orti, degli squeri dell’isola, della sua lingua e delle sue tradizioni.

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